Main Content
Zecche: espansione delle zone a rischio di FSME/TBE
A seconda del clima, le zecche sono attive da marzo a ottobre. Trasmettono agenti patogeni come la borreliosi/malattia di Lyme, una malattia batterica, o la Meningoencefalite primaverile-estiva (FSME) / Meningoencefalite da zecche (TBE), una malattia infettiva virale. Le zecche infette possono trasmetterne il virus all'uomo attraverso un morso.
Una malattia progredisce spesso senza sintomi o solo con sintomi lievi. In rari casi, tuttavia, il virus può causare gravi malattie del sistema nervoso centrale (meningite o encefalite). Negli ultimi anni, in Svizzera sono aumentate le zone in cui le persone sono state infettate dal virus della FSME/TBE. Solo il Canton Ginevra e il Ticino sono ancora esclusi dalle zone a rischio.
Secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), la probabilità di contrarre la malattia dopo una puntura di zecca in una zona endemica è di circa il 2% per la FSME/TBE e del 5% per la borreliosi. L'UFSP raccomanda una vaccinazione per proteggersi dal virus della FSME/TBE. La protezione vaccinale, basata su tre iniezioni, dura dieci anni. I costi sono coperti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie, detratte l’aliquota e la franchigia.
La borreliosi è invece una malattia batterica per la quale non esiste un vaccino. Questo agente patogeno può causare infiammazioni della pelle, delle articolazioni, del sistema nervoso e, in rari casi, del cuore. Viene trattata con antibiotici. Quanto più rapidamente viene rimossa la zecca, tanto minore è il rischio di infezione da borreliosi. L’area del morso deve essere osservata per individuare eventuali eruzioni cutanee circolari. L'app gratuita è di grande aiuto: dopo aver registrato una puntura di zecca, l'applicazione vi avvisa dopo cinque, dieci e 28 giorni e descrive i possibili sintomi della borreliosi.
Contrariamente a quanto si crede, le zecche non cadono dagli alberi. Vivono invece nella vegetazione bassa a terra, nel sottobosco, nella sterpaglia e nei prati. Che si sia vaccinati o no, per prevenire il pericolo si raccomanda di indossare abiti e scarpe chiuse e di usare un repellente per le zecche. Dopo aver trascorso del tempo all'aperto, si dovrebbe anche controllare il corpo per verificare la presenza di zecche. Se si manifestano sintomi come dolori agli arti, mal di testa, febbre o un'eruzione cutanea a forma di anello, è essenziale consultare un medico. Secondo la giurisprudenza, il morso di zecca è considerato un infortunio, per cui le spese mediche sono coperte dall'assicurazione contro gli infortuni.
Peter Fluder
Responsabile Comunicazione e Servizi centrali
Agrisano