I combustibili fossili come l’olio da riscaldamento e il gas naturale causano emissioni di CO2 dannose per il clima. Chiunque li utilizzi per il riscaldamento paga una tassa sul CO2 secondo il principio di causalità. Lo stesso principio si applica alla cosiddetta tassa sui COV (COV = composti organici volatili). Questi solventi, utilizzati ad esempio nelle vernici, sono in parte co-responsabili degli elevati livelli di ozono in estate.

L'idea alla base delle tasse
Entrambe le tasse aumentano il prezzo delle sostanze nocive, incentivando così un consumo parsimonioso e un maggiore utilizzo di fonti energetiche neutre dal punto di vista delle emissioni di CO2, come per esempio il legno. Le cosiddette tasse di incentivazione sono strumenti dell’economia di mercato per l'attuazione della politica ambientale. Questo perché il principio di causalità è sancito nella legge sulla protezione dell’ambiente.

Utilizzo delle entrate
La tassa sui COV viene ridistribuita interamente alla popolazione. La tassa sul CO2 viene invece ridistribuita proporzionalmente all'economia e alla popolazione. Un'altra parte della tassa sul CO2 viene utilizzata per rendere gli edifici più rispettosi del clima (Programma Edifici) e per sostenere le tecnologie sostenibili (Fondo per le tecnologie).

Ridistribuzione tramite i premi
Le persone che risiedono in Svizzera e hanno un'assicurazione sanitaria di base presso una cassa malati svizzera hanno diritto alla ridistribuzione. La via più efficiente per fare ciò è tramite il premio della cassa malati. Anche Agrisano detrarrà quindi ai suoi assicurati l'importo di 61,80 franchi dalla fattura dei premi 2025 per l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Il rimborso avverrà pro rata, ossia in base alla modalità di pagamento desiderata.

Peter Fluder
Responsabile Comunicazione e Servizi centrali
Agrisano